MUSCAT – Acqua e deserto

Fino a poco tempo fa se mi avessero detto Oman non avrei saputo se si trattasse di un piatto tipico, di un saluto in qualche lingua mediorentale o di un Paese. Oggi so che è un Paese misterioso, affascinante ed ammaliante come gli occhi che spuntano dai burqa delle donne che ci vivono. Quasi nessun grattacielo, medine autentiche, suq, sabbia e mare da favola, un paradiso da vedere prima che sparisca e diventi come le vicine Dubai o Abu Dhabi.

Sono stata a Muscat per ben due anni consecutivi (2012, 2013) grazie ad una promozione della compagnia aerea Oman Air che offriva, a chi effettuava uno Stop-Over, una notte in omaggio su un minimo di due (massimo tre) in uno degli Hotel suggeriti dal sito di bandiera. Ho scelto entrambe le volte e non a caso l’hotel Shangri-la Barr al Jissah che OK, non è il piu’ economico (100 Euro a notte, ma è come se fossero 50 alla fine) ma gode di una posizione incantevole tra le montagne e il mare.
Spendo un paio di parole in piu’ su questo complesso perchè  è la sintesi della bellezza. Il mare della baia è qualcosa di indescrivibile  che potrebbe fare invidia alle acque cristalline della Sardegna o della Sicilia. muscat mare L’acqua ha una temperatura di 26/27 gradi ed è possibile vedere le tartarughe.  Intorno all’Hotel ci sono decine di ristoranti, dall’Italiano al Libanese, dallo Spagnolo al Marocchino, tutti eccellenti.

La capitale Muscat, che dista circa 20 minuti d’auto dall’Hotel, è una città in espansione. Il suo cuore pulsante è il quartiere di Muttrah, l’antico centro commerciale della città. Il quartiere è affacciato direttamente sul porto (dal quale è possibile vedere lo Yacht (o nave?!) del Sultano) dove si possono fare passeggiate godendosi la vista sul mare.

muscat muttrah

Il protagonista del quartiere è il Souk (chiuso il venerdi’), ben diverso da quelli che si possono vedere a Marrakesh o a Istanbul in termini di grandezza e varietà delle merci, ma pur sempre caratteristico. Qui vendono tappeti, stoffe, incensi di ogni genere e i Khanjar, i tradizionali pugnali in argento e avorio.
Camminando per le strade si nota ancora una certa diffidenza nei confronti degli occidentali che vengono guardati con curiosità. Una cosa importante è che al di fuori dagli Hotel e dai Resorts è necessario mantenere una certa condotta, soprattutto per le donne è bene vestirsi in modo adeguato e non esporre piu’ di quanto consentito: non succede nulla ma, come vale dappertutto, il rispetto è quasi un obbligo.

Dopo il souk è il momento di vedere la Grande Moschea dedicata al Sultano Qaboos. Questo Sultano, al potere da più di 40 anni è molto apprezzatoperché ha dato seguito a riforme democratiche del paese e ne ha consentito, anche grazie ai proventi del petrolio e del gas, uno sviluppo notevole.La Moschea è circondata da giardini da cui proviene un profumo buonissimo di gelsomino.

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L’interno toglie il fiato:  lo sguardo balza immediatamente al gigantesco lampadario (il più grande del mondo pare) costato circa 45 milioni di dollari e composto da 3 tonnellate di cristalli Swarowsky e al gigantesco tappeto sul quale i fedeli pregano. Davvero incredibile. Ho avuto modo di visitare diverse moschee in tante parti del mondo ma devo dire che questa è quella che più mi ha colpito.

Per gli amanti dei profumi non puo’ mancare una visita in uno dei negozi Amouage (anche in aeroporto), le fragranze di lusso create esclusivamente in Oman. Ce ne sono svariate, una migliore dell’altra ma purtroppo i prezzi sono decisamente alti: i 50 ml vanno dai 170 ai 180 Euro e i 100 ml dai 260 ai 350 Euro.

Un’altra tra le cose da fare è il tour nel deserto. Trovo dall’Italia il sito www.safaridesert.com e una volta a Muscat mi faccio consigliare il tour tra le dune su 4×4, mezza giornata. Oltre ad essere divertente, è davvero uno spettacolo. Durante il percorso si vedono i cammelli e gli areesh, spazi occupati da tende da famiglie di beduini, una delle quali mi ha offerto del the e dei datteri.
Il campo poi, è molto curato, le tende sono bellissime e altrettanto bello è il tramonto che si vede tra le dune: il cielo diventa di un arancione intenso e poco dopo le stelle, nitidissime, illuminano il paesaggio.

Purtroppo il tempo a mia disposizione in questo Paese è stato poco, quindi mi sono dovuta limitare moltissimo. L’Oman è da visitare in lungo e in largo, ci sono posti stupendi e incontaminati, distese immense e baie nascoste che meriterebbero un viaggio dedicato.

Per chi fosse interessato alla promozione dello Stop-Over, non è necessario prenotare tramite il sito Oman Air nel quale i prezzi, seppur di poco, superano quelli offerti da siti come Edreams, Expedia ecc.. Una volta prenotato il volo basta scrivere una mail a  holidays@omanair.com e indicare Nome, Cognome e fornire i dettagli dei voli per usufruire del pacchetto. Quindi se volate in Asia per esempio con Oman Air, che oltre ad essere una delle compagnie aeree con i prezzi piu’ competitivi è anche eccellente, fate un salto a Muscat!

10 commenti su “MUSCAT – Acqua e deserto

  1. Bellissimo l’Oman ci sono stata molti anni fa per una settimana a casa di amici di famiglia. Ho avuto modo di visitare Muscat e fare un bel giro nel deserto dove ho visitato le tante fortezze e varie città Sur e Nizwah. Ho fatto anche un bellissimo giro su un dhow la barca tipica omanita. Un paese meraviglioso e ancora poco conosciuto, io in tutto il mio soggiorno non ho incontrato un singolo turista. Beatrice

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    • Ciao Beatrice!
      Io ho avuto modo solo di vedere Muscat e i suoi dintorni ma immagino che tutto l’Oman sia splendido. Mi piacerebbe andare a Salalah scendendo lungo la costa, chissà, la prossima volta magari…

      A presto e grazie per il commento!

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    • Si è bellissimo e ancora “incontaminato”, molto lontano da Dubai o Abu Dhabi anche se penso che da qua a tot anni ci si avvicinerà molto… da un anno all’altro erano già spuntati nuovi edifici e c’erano lavori dappertutto… Quindi sarebbe da girare tutto al più presto, non solo con gli stop-over! 🙂

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  2. Un must: dopo aver fatto il giro classico dell’Oman del nord (bastano 4-5 giorni) andate verso sud, percorrendo la costa: il deserto finisce direttamente in mare, si incontrano lunghe spiagge incontaminate con gabbiani e fenicotteri rosa che vivono indisturbati; poi proseguite verso l’interno e dormire due notti nell’altro deserto, il al Rub al Khali, quello confinante con l’Arabia Saudita: ritroverete voi stessi nel cielo nero e la via lattea sopra la testa, e intorno il nulla. Ti aspetto, Tintipa 😀

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    • Allora solo leggere quello che hai scritto mi ha fatto sognare e desiderare fortissimo di essere li, hai proprio un modo unico di descrivere le cose!!
      Spero di poter dedicare un viaggio all’Oman molto presto e di poterti incontrare!! 🙂

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