La paura dell’aereo e come combatterla

Sei tra quelli che ad ogni minimo sobbalzo in volo pensa che sia la fine? Oppure tra quelli che appena toccano terra pensano già al viaggio di rientro con ansia? Consolati, sei in buona compagnia: la paura di volare è molto diffusa ( secondo alcune statistiche una persona su tre ha qualche timore nei confronti degli aeroplani e pare che ben il 50% degli italiani abbia paura o sia intimorito a salire su un aereo ) può colpire chiunque ed è anche facilmente comprensibile se ci si ferma a chiedersi come faccia quel “coso” così grande a stare su. Eppure dati e statistiche confermano che è assolutamente meno pericoloso che andare in macchina o in treno…

 

L’aereo è il mezzo meno pericoloso per spostarsi eppure traumatizza molti e può inibire progetti e vacanze desiderate.

 

La sola idea di salire su un aereo mette i brividi a molte molte persone, infatti è un “male” più diffuso di quello che si puo’ immaginare.

Io stessa, nonostante ami viaggiare e adori l’idea di andare in aeroporto prima di un viaggio, soffro un po’ di questa paura (tanto da non riuscire quasi mai ad addormentarmi su un volo). Ho sempre invidiato quelli che appena salgono si addormentano prima del decollo e si risvegliano con la faccia tipo “cos’è successo??” solo dopo l’atterraggio…

Certamente esistono altri modi di viaggiare, altri mezzi, ma per la maggioranza di noi, i voli sono inevitabili.

Ma da cosa nasce questa paura?

Unknown

Beh dal fatto che non siamo legati al suolo quando voliamo. Un viaggio in treno, in macchina o anche su una nave ci rimandano a degli elementi che ci permettono, inconsciamente, di pensare di avere un ruolo in caso di incidente. Inoltre in volo, non si ha il “comando”:E’ guidato da uno staff tecnico, e tutto è imposto: l’ora di partenza, l’ora del pranzo o dello spuntino, il meteo… Non si puo’ aprire il finestrino per prendere una boccata d’aria  E quest’inquietudine è presente davvero in tante persone, anche in coloro che amano viaggiare e spostarsi dall’altro capo del mondo più volte nella vita.

Ovviamente la paura più grande sta nel fatto che in caso d’incidente, raramente ci sono dei sopravvissuti. ( Ora non focalizzatevi su quest’affermazione! )

Diversi studi sostengono che approfondire un po’ l’aspetto tecnico ( cosa permette ad un aereo di volare, quali sono i dispositivi di sicurezza sui liner moderni, quali sono le procedure di sicurezza, come viene organizzata la manutenzione degli aeromobili, quale tipo di addestramento viene imposto ai piloti) potrebbe essere un aiuto per superare la paura di volare.

Come vincere questa paura?

Interpretare le sensazioni – Fidarsi delle proprie sensazioni è essenziale. Bisogna però trovare il modo per interpretarle positivamente. Solitamente la paura genera ansia. Quando non si tratta di un vero e proprio attacco di panico l’ansia finisce per assomigliare a quella sensazione spiacevole che interpretiamo spesso come il presagio di una sventura. Non lasciatevi fuorviare da questi meccanismi a bordo di un aereo. Mantenere la lucidità è essenziale a non alimentare la paura.

Le turbolenze sono del tutto normali – Come una macchina deve far fronte a dossi e asperità del manto stradale, così l’aereo si trova ad avere a che fare con le turbolenze dell’aria, siano esse temporali, ammassi nuvolosi o semplici vuoti d’aria. L’aereo è costruito per affrontare anche queste situazioni e ogni pilota sa perfettamente come comportarsi. Eventualmente, se la paura delle turbolenze ci turba particolarmente, si può chiedere di avere un posto a sedere nella parte anteriore del velivolo, là dove esse si avvertono in misura minore.
A volte, quando le turbolenze sono particolarmente forti, si ha la sensazione che l’aereo non “tenga” e stia per precipitare. Basta poi un urletto del vicino di sedile o un paio di occhi in stile mucca davanti al treno per farci presagire il peggio. State tranquilli, è tutto sotto controllo (davvero).

Pensare positivo – E’ totalmente inutile pensare a quello che potrebbe accadere, meglio concentrarsi sul presente e pensare a ciò che sta accadendo, anziché figurarsi apocalittici scenari da film. Prendere un aereo non vuol dire trovarsi in un “disaster movie” americano. A volte è sufficiente sentire un rumore sconosciuto o sospetto per iniziare a pensare al peggio…  un aereo produce moltissimi rumori diversi e dal momento che non sappiamo nulla del suo funzionamento, meglio evitare di fare inutili supposizioni.

Respirare e rilassarsi – Uno degli esercizi più semplici e banali per rilassarsi è quello di respirare, lentamente, a pieni polmoni. Basta farlo un paio di volte, per sentirsi subito meglio. Durante il volo, cercare di distrarsi il più possibile, guardando un film se disponibile, leggendo un libro, facendo un cruciverba, ascoltando musica ecc..
La webcommunity “il Volo” offre aiuto e consigli su altre tecniche per rilassarsi in volo ed è moderato dal dott. Luca Evangelisti, psicoterapeuta esperto in aerofobie.

Inoltre, spesso e volentieri i momenti di ansia arrivano quando si ha “poco a cui pensare” ovvero quando subentra la noia: passare 8 ore semi fermi su un aereo può sicuramente essere snervante per chiunque, e visto uno, due film, letto qualche pagina di un libro, mangiato, ascoltato musica… la sopportazione diventa troppa. E’ bene in questi casi cercare di rilassarsi il più possibile, cercando di schiacciare un sonnellino, parlando con il proprio vicino o compagno di viaggio, inventarsi qualsiasi cosa che distragga il più possibile.

E se il panico prende il sopravvento? – Non temete di fare domande al personale di bordo della serie “cos’era quel rumore? E’ normale che l’ala si muova così?”. Vi spiegheranno che si tratta di normale amministrazione e ad esempio che le ali devono per necessità assecondare il vento. Parlare vi aiuterà a distrarvi e, avere delle risposte pronte, logiche e razionali, vi aiuterà a calmarvi senza rimanere soli con paranoie che potrebbero continuare a crescere. Il personale di bordo è addestrato a interagire con queste fobie e con altri disturbi legati al volo e saprà come aiutarvi.

E voi avete paura di volare? Avete mai vissuto un’esperienza dopo la quale avete iniziato ad avere timori dell’aereo? Oppure siete tra quelli che non accusano nessun tipo di ansia e si addormentano per tutto il volo?

 

8 commenti su “La paura dell’aereo e come combatterla

  1. Secondo me la maggiorparte di quelli che hanno paura è solo perchè non ne hanno mai preso uno e quindi sono spaventati sono dell’idea. Una volta che sali puoi stare tranquilla. Certo non è la stessa cosa dello stare con i piedi per terra. Io l’ho preso per la prima volta l’anno scorso, in viaggio con la scuola in Inghilterra, al decollo mi girava la testa, poi addirittura la paura è passata. Però consiglio ai più fifoni di non guardare troppo dal finestrino. Un saluto.
    Chiara.

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    • Ciao Chiara!
      Si, sicuramente tra i fifoni ci sono quelli che non sono mai saliti su un aereo… Ma ti assicuro che ho visto delle facce di semi terrore in tantissime persone… E mi unisco alla lista! Per un po’ ho sofferto, soprattutto in un viaggio di 13 ore con l’Aeroflot fino a Bangkok SENZA ALCUN INTRATTENIMENTO A BORDO… Adesso invece se non prendo un aereo ogni 2 mesi sto male 😄
      Un bacio,
      Elisa

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  2. Più che paura a me danno fastidio il decollo e l’atterraggio. Niente di scombussolante, però la stretta allo stomaco c’è.
    Per le turbolenze, che sono inevitabili, non ricordo un volo in cui non ce ne sia stata almeno una, anche piccola, consiglio i posti centrali, sulle ali. Di solito lì si sentono di meno.
    La cosa che mi dà più fastidio sono gli altri passeggeri che all’atterraggio applaudono al pilota. Secondo me sono quelli che hanno paura e lo ringraziano per averli portati a destinazione sani e salvi, non sapendo che ormai è il pilota automatico a fare tutto, decollo ed atterraggio compreso. 😉
    Mchan

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